Sala Spinelli del Centro Pastorale Diocesano completamente gremita per la prima serata, che si è svolta lunedì 15 febbraio, del percorso formativo “Lo sport che educa”, rivolto principalmente a chi si occupa di attività sportiva e ludico-motoria per bambini dai 3 ai 10 anni, e che ha visto la presenza di molti giovani.
Ha introdotto il tema della serata “Agenzie educative in rete” il dott. Davide Iacchetti, responsabile dell’attività Bambini e Ragazzi del CSI cremonese, che ha messo “sul piatto” alcune questioni legate al mondo dello sport attuale, come le esigenze diversificate delle famiglie, delle società sportive, dell’attività sportiva per cui diventa difficile trovare un punto di incontro e di comune accordo; il problema della specializzazione precoce e dell’abbandono precoce; la necessità di una riflessione culturale sul senso e sui valori dello sport per cercare di diffondere una cultura dello sport educativo insieme alle varie agenzie, e da qui l’esigenza di “fare rete”; l’importanza di recuperare e trasmettere la passione per lo sport. Una serie di stimoli a cui i vari relatori hanno cercato di portare un punto di vista da angolazioni diverse.
Il primo intervento è stato del consigliere Panathlon Cremona Giovanni Radi, che ha presentato una relazione sul progetto in atto dal 2016-2017 “Giocare gli sport per apprendere”, mirato a promuovere l’attività ludico-motoria nella scuola primaria, principalmente della città di Cremona, con il coinvolgimento delle società sportive di sport diversi, basato sulla condivisione di obiettivi comuni con la finalità di proporre alle classi delle attività utilizzando i contenuti della disciplina per sviluppare la dimensione cognitiva necessaria per i vari apprendimenti. Questo progetto è cresciuto negli anni, ha ampliato il bacino di utenza fino ad arrivare a circa un migliaio di studenti coinvolti, compreso un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia, mettendo in campo diverse sinergie tra scuola, famiglie, società sportive, enti, creando appunto quella rete di collaborazione sempre più necessaria per la buona riuscita delle varie iniziative.
L’assessore allo sport del Comune di Cremona, Luca Zanacchi, ha portato un punto di vista più istituzionale-politico, con alcuni esempi di progetti in rete realizzati, come ad esempio la Consulta dello Sport cremonese con alcuni risultati conseguiti, sottolineando come, anche a seguito della recente Riforma dello Sport, il mondo sportivo, per far fronte alle varie problematiche, dovrà sempre di più imparare a lavorare e progettare in rete.
Don Francesco Fontana, presidente F.O.Cr. e consulente CSI ha sottolineato che la rete educativa è una necessità se non si vuole fare solo “un addestramento” ma c’è l’interesse alla persona, e che ogni agenzia educativa non può educare in modo esclusivo. L’esperienza sportiva in oratorio è libera, è gioco più che disciplina sportiva; attraverso lo sport si fa esperienza di socialità, di integrazione tra età diverse, capacità diverse, culture diverse, e ci sono persone diverse che si mettono a disposizione degli altri. La dimensione sportiva però non è tutto, perché in ogni esperienza c’è altro, c’è una dimensione spirituale della vita e dell’apertura al prossimo.
A concludere la carrellata di testimonianze Erminio Trevisi, genitore e presidente della società sportiva PG Frassati di Pieve San Giacomo, che ha raccontato la sua esperienza all’interno di una piccola società di paese, sottolineando l’importanza di avere dei collaboratori fidati, l’importanza dell’amicizia che si è creata nel gruppo, l’importanza della presenza delle famiglie, dell’entusiasmo e del coinvolgimento di tutti, ingredienti necessari per far crescere la società sportiva e far crescere le persone.
Il saluto e i ringraziamenti del presidente provinciale Claudio Ardigò hanno concluso la serata.
Prossimi appuntamenti lunedì 29 gennaio “Modelli ed esperienze a confronto”, e lunedì 5 febbraio “La figura dell’educatore sportivo”.
Al termine di questa prima serie di incontri verrà rilasciato un attestato di partecipazione con il riconoscimento di 3 crediti sportivi.